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OLIMPIADI MILANO - CORTINA 2026

Il direttore del Cio Christophe Dubi: “Non vogliamo che Milano-Cortina 2026 siano Giochi come gli altri, ci aspettiamo qualcosa di speciale”

Losanna 2020 un modello da seguire. “Competizioni di livello, cibo, musica e animazione sono gli ingredienti per abbattere le distanze e far sì che il pubblico internazionale viva un’Olimpiade unica”.

“Non vogliamo che Milano-Cortina 2026 siano Giochi come gli altri, ci aspettiamo qualcosa di speciale”. Queste le parole del direttore del Cio Christophe Dubi che, intervistato da Avvenire, ha voluto portare l’esempio degli Youth Olympic Games che si stanno attualmente disputando a Losanna: “Tutte le sere, nel quartiere di Flon, mentre gli atleti ricevono le medaglie, i bambini scoprono gli sport e i turisti la cultura locale. Gli Yog sono un test per il futuro, quanto di buono verrà ricavato qui potrà essere richiesto anche per Milano-Cortina”.

Losanna 2020 diventa così un modello da seguire e su cui tracciare la strada per il 2026. Nel corso dell’intervista Dubi ha dichiarato che il successo di Losanna è frutto di anni di lavoro ma soprattutto della collaborazione di tutte le parti, in primis le scuole, in modo da coinvolgere attivamente gli studenti di tutte le età con un programma culturale e formativo per bambini e ragazzi. Un esempio? Il Festival en Jeux: in ogni località di gara c’è un programma locale caratteristico, così da diffondere il sentimento che in qualunque luogo ci si trovi si possa essere parte degli Yog”. Proprio questo, secondo Dubi, potrebbe essere di spunto per le Olimpiadi del 2026: “Competizioni di livello, cibo, musica e animazione sono gli ingredienti per abbattere le distanze e far sì che il pubblico internazionale viva un’Olimpiade unica”.

Dubi ha inoltre illustrato quale sarà il ruolo del Cio nella pianificazione dei Giochi invernali 2026, evidenziando l’ingente investimento di quasi un miliardo di dollari, e il duplice compito di aiutare gli organizzatori italiani affiancando loro il proprio team di esperti e “inventare le Olimpiadi del futuro”. “La parte più emozionante della nostra missione - ha detto - sarà comprendere come creare il valore aggiunto per generare uno sviluppo duraturo. Organizzare i Giochi implica molte responsabilità, soprattutto nella gestione dei fondi locali, ma bisogna essere fiduciosi e saper guardare avanti”.

Il direttore del Cio si è detto molto positivo in riferimento all’effettivo utilizzo del master plan originario, senza che siano necessari stravolgimenti al dossier e, relativamente all’aspetto delle gare, ha concluso spiegando che se gli organizzatori proporranno altri sport invernali da inserire sarà poi compito del Cio ratificare le proposte. Le gare di discesa maschile saranno certamente disputate a Bormio, “la migliore pista di discesa del mondo, siamo contenti che diventi olimpica”, senza alcun rischio di uno spostamento come si è verificato per la maratona 2020 trasferita da Tokyo a Sapporo (per questioni legate alla salute degli atleti, ha sentenziato Dubi).

Qui l’intervista completa.

22/01/20
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
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