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“Legalità, ci piace!”, a Milano in aumento le segnalazioni di reati predatori

Confcommercio Milano al Comune: l’Unità di contrasto torni a pieno regime facendo rete con le imprese

Crescono i reati predatori, con una maggiore segnalazione per Milano città, mentre nell’hinterland è più forte il fenomeno dei negozi sfitti che favorisce il degrado del territorio. Questi dati emergono dai risultati dell’indagine “Sicurezza e legalità, valori del territorio” realizzata da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (dati elaborati dall’Ufficio Studi) presentata in Confcommercio Milano in occasione della decima edizione della Giornata nazionale Confcommercio “Legalità ci piace!” con il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Mario Peserico (con competenza sui temi della legalità). Durante l’appuntamento milanese intervento anche di Giovanni Cuciti, dirigente Divisione Anticrimine Questura di Milano e collegamento con Roma per ascoltare gli interventi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli (vedi sotto) e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Legalità ci piace Milano per sito 1 ok

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All’indagine “Sicurezza e legalità, valori del territorio” hanno risposto 484 imprese: in particolare il 28% dettaglio non alimentare, il 22% ristorazione, il 13% servizi. Il 71% delle imprese è di Milano e area metropolitana, il 15% di Monza Brianza.

REATI PREDATORI A MILANO, INDICATORI IN AUMENTO – Dall’analisi dei dati dell’indagine – confrontandoli con i risultati del 2022 – crescono i reati predatori: i furti in esercizi commerciali sono segnalati dal 33% delle imprese (26% lo scorso anno); gli scippi e i borseggi dal 28% (20% nel 2022).

E i furti negli esercizi commerciali sono il reato dove maggiore è l’indicazione di esserne stati vittima (titolare o collaboratori): il 31%. A Milano città quest’indicazione è ancora più alta della media generale dell’indagine: 36% (rapine il 9%).

Per i furti negli esercizi commerciali, nel Comune di Milano, i riscontri più numerosi si hanno su Milano Ovest 40%; poi Milano Nord 33%; Milano Centro e Sud 30%. Sempre a Milano città, per scippi e borseggi – che, insieme agli atti vandalici, è il reato più segnalato: 47% - l’area maggiormente critica è Milano Nord con il 62% di segnalazioni; Milano Ovest e Sud 47%; Milano Centro 43%.

Questa tendenza all’aumento di reati segnalati in particolare da chi opera sulla strada a contatto con i cittadini – rileva Peserico – rafforza ulteriormente l’orientamento già espresso da Confcommercio Milano di chiedere al Comune una vera riattivazione operativa dell’Unità Reati Predatori. Esistente, ma, nei fatti, ora poco percepita. Sono certamente d’aiuto, in questo senso, anche i recenti ordini del giorno presentati in Consiglio Comunale che chiedono, nell’ambito dell’Unità, il ripristino del sistema della rete di messaggi Whatsapp con gli operatori per una rapida ed efficace segnalazione dei reati”.

Reati predatori: in crescita anche nelle rilevazioni “Mine Crime”. L’aumento dei reati predatori è emerso anche dalle rilevazioni “Mine Crime” sull’online e i social media (“Mine Crime” è prodotto dalla start up Safetecom SB per Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) raffrontando il 2022 con l’anno precedente: 1352 segnalazioni a Milano (contro le 950 dell’anno prima) e 342 per Monza Brianza (in precedenza 188). E nel confronto dei primi due mesi 2023 sul 2022 gli eventi “predatori” crescono del 7,8%.

IN CALO CHI NON HA SUBITO REATI. QUALI ALTRI REATI IN CRESCITA – Nel 2022 il 47% delle imprese aveva risposto di non aver subito reati. Quest’anno il 37%.  A distanza di un anno resta alta l’attenzione delle imprese anche per gli atti vandalici, la cui segnalazione è cresciuta dal 30 al 39%, e lo spaccio di droga (dal 19 al 28%). In leggera diminuzione invece (dall’11 al 10%) le segnalazioni sulle baby gang.

I BENI OGGETTO DI FURTI E RAPINE (risposta multipla) – Per il 50% si tratta di beni personali, per il 45% di prodotti non alimentari, per il 26% di contanti, per il 15% di prodotti alimentari presso il punto vendita.

GRANDE MILANO: NEGOZI SFITTI “SPIA” DI DEGRADO – Quello dei negozi sfitti è il fenomeno in generale più percepito dalle imprese del territorio: lo segnala il 40% dei rispondenti all’indagine (seguono gli atti vandalici 39%; i già citati furti negli esercizi commerciali 33% e scippi/borseggi 28% e lo spaccio di droga sempre al 28%). Ma, mentre a Milano città la percentuale di rilevazione dei negozi sfitti si attesta sul 32%, più alta è nella Grande Milano con il 40%.

Questo risultato – commenta Peserico – è sicuramente una ‘spia’ di degrado del territorio. Un fenomeno che non va sottovalutato anche dal punto di vista delle conseguenze sul presidio sociale perché, dove c’è abbandono, cresce l’insicurezza”.

TRUFFE E FRODI INFORMATICHE (E TENTATIVI DI ESTORSIONE) – Il 22% degli imprenditori è stato vittima di una truffa o di una frode informatica: il 28% attraverso canali digitali (e-commerce) e un altro 28% senza l’utilizzo di canali digitali. Il 22% ha subito l’installazione di malware o il furto di dati o credenziali d’accesso al sistema informatico. Sempre il 22%, con la frode informatica, ha poi registrato un tentativo di estorsione.

ABUSIVISMO E CONTRAFFAZIONE – Venditori abusivi segnalati in crescita rispetto al 2022: dal 23 al 26%. L’82% delle imprese ritiene che abusivismo e contraffazione siano fenomeni in crescita. Gli effetti di contraffazione e abusivismo pesano sull’attività in particolare per la concorrenza sleale (67%) e contribuiscono a ridurre il fatturato (18%).

COME ACCRESCERE LA SICUREZZA SUL TERRITORIO? – Per il 41% occorre una maggiore presenza delle Forze dell’ordine, il 21% indica un’attività delle Forze dell’ordine dedicata ai reati predatori; il 15% misure efficaci che evitino la reiterazione dei reati, il 10% più videosorveglianza. 

Scarica il comunicato stampa

 

LEGALITA' CI PIACE, L'EVENTO NAZIONALE DI CONFCOMMERCIO

Anche quest'anno la Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!”, giunta alla decima edizione, è stato un momento importante di riflessione e analisi sui fenomeni criminali che colpiscono il mondo imprenditoriale e sul sostegno fornito da istituzioni e associazioni. Sono intervenuti il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il Comandante Regionale della Guardia di Finanza dell'Emilia Romagna, Ivano Maccani, ha illustrato le iniziative a tutela del made in Italy e della legalità economica.

Nel suo intervento il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, ha sottolineato che “uno degli aspetti simbolicamente più efficaci di questa Giornata della Legalità di Confcommercio, da sempre, è stato l’intervento al nostro fianco, a livello nazionale e locale, di istituzioni e forze dell’ordine”. “Così, oggi – ha detto Sangalli - la presenza del Ministro e del Generale Maccani confermano e rinnovano questa “alleanza”, senza la quale la Giornata della Legalità non avrebbe il valore che ha”. “Siamo arrivati alla decima edizione. Permettetemi di ringraziare chi negli ultimi anni, anni peraltro particolarmente complicati, ha portato avanti con grande determinazione questa Giornata in Confcommercio, la Vice Presidente incaricata alla Legalità, Patrizia Di Dio”.

Qualcuno di voi forse lo ricorderà – ha osservato Sangalli-  dieci anni fa questa iniziativa non si chiamava esattamente così. Il titolo originale era infatti “Legalità Mi Piace!”, che “strizzava l’occhio” alla diffusione dei social che in quegli anni si identificavano quasi completamente con Facebook e il suo noto pulsante “mi piace”. Tra l’altro anticipavamo così un tema sempre più attuale: quello delle frodi informatiche: problema sottovalutato dalle stesse imprese, soprattutto micro e piccole, ma che ha implicazioni a dir poco “virali” sul sistema economico e sul tema della privacy”. "Ciò premesso, tuttavia, dopo un paio di edizioni, abbiamo lanciato una piccola ma significativa modifica sul tema della nostra Giornata: non più “mi”, ma “ci” piace.  “Legalità CI piace”. Il senso della modifica è chiaro, ma anche molto significativo. Siamo passati dall’io al noi perché legalità e sicurezza non sono mai un tema individuale. Legalità e sicurezza sono per eccellenza un’istanza collettiva".

"Proprio questa Giornata di Confcommercio - ha aggiunto Sangalli - è fatta quindi per respingere la solitudine degli imprenditori di fronte a fenomeni che sembrano sempre più grandi di loro: contraffazione, abusivismo, estorsioni, usura e criminalità organizzata. Agli imprenditori di tutta Italia diciamo, da dieci anni a questa parte, “non siete soli”.

"I fenomeni criminali, in particolare quelli come l’usura, si nutrono delle crisi, personali e sociali. Gli strascichi dell’emergenza pandemica, la crisi dei costi energetici, l’inflazione, il ribaltamento dei mercati finanziari, rappresentano un vero e proprio detonatore dell’usura. Anche per questo, quando chiediamo moratorie, fiscali e creditizie, non chiediamo “salvagenti” per le imprese, ma strumenti che possono essere decisivi per non appigliarsi altrove, sulla “pinna” della criminalità organizzata. Nel complesso, perciò, i nostri imprenditori hanno perso quasi 34 miliardi lo scorso anno, e sono stati messi a rischio quasi 270mila posti di lavoro regolari. Contrastare questi fenomeni - ha concluso Sangalli - significa togliere un freno alle nostre possibilità di crescita come Paese. Crescita economica ma anche crescita sociale e morale".

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28/03/23
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
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