Terra Madre, le “Nazioni Unite dei giovani contadini”
L'appuntamento si è concluso in Expo con un convegno a cui hanno partecipato i ministri Martina e Gentiloni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Commissario Expo Giuseppe Sala. Petrini rivolgendosi ai giovani presenti: “Mai ho trovato il senso e la forza di un'energia straordinaria come in questa riunione”.
“Mai ho trovato il senso e la forza di un'energia straordinaria come in questa riunione. Energia vitale che senza dubbio lascerà dei segni in ogni angolo del pianeta". Con queste parole il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ha chiuso martedì 6 ottobre Terra Madre Giovani, la tre-giorni che ha portato a Milano in occasione di Expo oltre 2mila contadini e pescatori da oltre 120 paesi.
L'appuntamento si è concluso con un convegno all’interno di Expo che ha visto la partecipazione dei ministri - Maurizio Martina dell'Agricoltura e Paolo Gentiloni degli Esteri - pubblicamente ringraziati da Petrini, il quale ha sottolineato come la presenza di Gentiloni sia il segno che il ministro ha capito "Il valore della diplomazia che c’è in questa sala. Sei venuto alle Nazioni Unite dei giovani contadini - ha detto Petrini rivolgendosi a Gentiloni -: questa è un'assise politica perché partendo dagli umili si può cambiare la politica. Questo incontro non l'ho organizzato io, ma è frutto di un lavoro di giovani che, per la prima volta, hanno messo in piedi una macchina organizzativa”.
Petrini ha esortato i presenti a prendere coscienza del loro ruolo: "Voi siete il futuro - ha affermato - più di tutti quelli che lavorano nella nobile arte della comunicazione, della politica e del design. Siete la complessità della cultura, siete economia, storia, antropologia, siete parte dell'umanità che si fa carico della complessità del cibo. Noi siamo viventi perché mangiamo e tutto riguarda il cibo. Fate Terra Madre a casa vostra, costruiamo un'organizzazione non verticistica: meno strutture ci sono e meglio stiamo".
Per la giornata conclusiva di Terra Madre, hanno voluto essere presenti anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e il commissario Expo, Giuseppe Sala.
Il sindaco Pisapia ha salutato con "un arrivederci" i contadini perché - ha detto - "vogliamo averli al nostro fianco nella elaborazione di politiche alimentari più intelligenti, quelle a cui ci impegna il Milan Urban Food Policy Pact, il patto tra i Sindaci del mondo che 100 metropoli internazionali firmeranno il 15 ottobre, quale eredità concreta di Expo 2015”.
Anche il ministro Martina ha voluto ribadire l'importanza di Expo come "potentissima occasione di educazione civica" sui temi dell'agricoltura e della sostenibilità. "Ma l'Italia non abbandona la sfida il 31 ottobre - ha aggiunto -. Quello che abbiamo seminato in questi sei mesi si trasformerà in un raccolto molto buono per tutto il Paese".
Il commissario di Expo 2015 Giuseppe Sala ha ringraziato i contadini per "la lezione preziosa che date con la vostra vita. Sono felice di questa sfilata che sarà un simbolo per i tanti giovani che vivono l'esposizione".
Il ministro Gentiloni, nel discorso che ha concluso la manifestazione, si è rivolto direttamente ai partecipanti: "Con la vostra presenza si è dimostrato che Expo non è una vetrina, ma ha avuto un'anima e ha portato con sé un messaggio universale. La vostra presenza rafforza il messaggio 'Nutrire il pianeta' e la promozione dell'agricoltura sostenibile che è un messaggio straordinariamente politico in questo momento". Gentiloni si è quindi soffermato sul tema delle grandi migrazioni. "L'Italia - ha detto - ha fatto la scelta dell'accoglienza. E io penso che dobbiamo rivendicare con orgoglio il fatto di avere salvato più di 100 mila migranti nel Mediterraneo. Ma - ha ribadito - riusciremo a tenere sotto controllo i grandi flussi migratori se svilupperemo la qualità e il futuro della nostra terra, della nostra agricoltura".
Prima del ministro erano salite sul palco tre giovani imprenditrici agricole da India, Kenya e Puerto Rico a rappresentare storie e speranze dei giovani riuniti a Milano.
09/10/15