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Brexit, le conseguenze sulle imprese lombarde

Il 12% delle 600 aziende intervistate prevede un calo di fatturato, mentre per il 26% l’import export ne risentirebbe. Scambi per ora in crescita, soprattutto per quanto riguarda l’export: per la Lombardia l’Inghilterra vale un interscambio da 9 miliardi all’anno. Milano è prima con un import - export di circa 3,4 miliardi, seguita da Bergamo, Varese e Brescia, con oltre 900 milioni ciascuna, e Monza e Brianza con circa 650 milioni. Mantova (+25,3%) e Como (+22,7%) le province che crescono di più in un anno.

Brexit, le imprese milanesi e lombarde fanno i conti con la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Le conseguenze ci sarebbero, secondo le oltre 600 imprese sentite dalla  Camera  di  commercio  di  Milano  a   giugno  2016. Cambierebbero   gli equilibri internazionali per il 45%, quindi si  andrebbe  verso  una  maggiore  debolezza europea.  Il  business delle imprese sarebbe ridotto.  Il 12% prevede un calo di fatturato, per il 26% l’import export ne risentirebbe. Le imprese sono infatti legate all’Inghilterra: lo dichiara il 40% e tra queste il 14% lo è molto. Per il 52% ci sarebbe un rischio di un effetto domino, con altri Paesi UE in uscita.

Ma tiene la fiducia delle imprese per l’Unione Europea, che passa l’esame con voto 6. L’Inghilterra vale un interscambio da 9 miliardi all’anno per le imprese lombarde, 5 di export e 4 di import, su un totale italiano di 33 miliardi. Milano prima con tre miliardi di scambi, con Bergamo, Varese e Brescia, con circa un miliardo e Monza con oltre 600 milioni. Cresce il business, +1,8% in un anno.

Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat I trim. 2016 e 2015.

È di 9 miliardi di euro l’interscambio commerciale tra Lombardia e Regno Unito, pari al 27% del totale italiano e in crescita del 1,8% in un anno. Cresce soprattutto l’export, che passa da 5,2 a 5,3 miliardi e che è soprattutto di macchinari (877 milioni). Milano è prima con un import - export di circa 3,4 miliardi, seguita da Bergamo, Varese e Brescia, con oltre 900 milioni ciascuna,  e  Monza  e  Brianza  con circa 650  milioni.  Mantova  (+25,3%)  e  Como  (+22,7%)  le province che crescono di più in un anno.

L’export per provincia. Milano esporta soprattutto macchinari, apparecchi elettrici e moda  (circa 200  milioni  di  euro  ciascun  settore),  Bergamo macchinari e  prodotti  chimici,  Sondrio,  Lecco  e Monza  metalli,  Brescia,  Varese  e  Mantova  mezzi  di  trasporto,  Cremona  prodotti  chimici,  Pavia prodotti alimentari e Como moda.

L’import per provincia. Milano, Monza e Pavia importano soprattutto articoli farmaceutici, Lodi, Brescia  e  Sondrio  prodotti  alimentari,  Bergamo,  Mantova  e  Cremona  prodotti  chimici,  Como  e Lecco macchinari, Varese mezzi di trasporto.

In allegato l’elaborazione su dati Istat e le risposte del questionario della Camera di Commercio di Milano

 

22/06/16
Categoria: Area media

Tipologia: Scenario nazionale

 
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