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PAGAMENTI ELETTRONICI: TAGLIO ALLE COMMISSIONI INTERBANCARIE

Confcommercio: ridurre le commissioni applicate dalle banche alle imprese. No alle sanzioni alle imprese senza Pos

L'Italia taglierà le commissioni interbancarie sul pagamento elettronico. Il Governo ha recepito con un decreto legislativo la direttiva Ue.  Per i pagamenti con bancomat e prepagata la commissione interbancaria, per ogni operazione di pagamento, non potrà superare lo 0,2% del valore dell'operazione stessa. Pe le operazioni con carta di credito la commissione interbancaria non potrà superare lo 0,3%.

Per Confcommercio

http://www.confcommercio.it/-/governo-decreto-bancomat

si tratta di una misura positiva, ma non sufficiente. La Confederazione in una nota spiega “che se l’obiettivo è quello di diffondere sempre di più l’uso di questi strumenti di pagamento, la via non è certo quella di prevedere misure ingiuste e penalizzanti. Occorre intervenire sulla riduzione delle commissioni applicate dalle banche alle imprese che restano ancora troppo elevate e che, nel caso di pagamenti di piccoli importi e per alcuni settori in particolare, come distributori di carburante, tabaccai, giornalai, assorbono molto spesso i margini di profitto degli imprenditori”. Confcommercio ha ribadito inoltre la contrarietà alle sanzioni per le imprese che non accettano pagamenti elettronici.

“In Italia – ricorda Confcommercio - il numero dei Pos installati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e a 1,2 milioni in Germania, con un incremento di circa il 60% negli ultimi cinque anni. Inoltre, nel nostro Paese le transazioni effettuate complessivamente annualmente con carte di credito, di debito e prepagate sono passate da circa 1 miliardo e 700 mila del 2011 a oltre 3 miliardi del 2016, con un incremento di quasi l’80%. E’, quindi, evidente che su questo argomento sia necessario superare i luoghi comuni e le facili strumentalizzazioni”.

Tra le misure previste dal regolamento spicca la riduzione della franchigia massima a carico degli utenti in caso di pagamenti non autorizzati, che passa da 150 a 50 euro. Confermato anche il divieto di surcharge, ossia il divieto di applicare un sovrapprezzo per l'utilizzo di un determinato strumento di pagamento. Per quanto riguarda invece le commissioni interbancarie per le operazioni nazionali tramite carte di pagamento, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore. Per le operazioni nazionali effettuate tramite carta di debito, fino al dicembre 2020 i prestatori di servizi potranno applicare una commissione interbancaria non superiore all'equivalente dello 0,2% calcolato sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all'interno di ciascuno schema di carta di pagamento.

Inoltre, vengono meglio precisati i casi di esclusione dall'ambito di applicazione delle norme sui servizi di pagamento, ad esempio per gli strumenti a "spendibilità limitata" (in relazione alla limitatezza delle reti commerciali in cui sono utilizzabili, alla gamma molto limitata di beni e servizi o agli specifici scopi sociali). Viene inoltre chiarita la possibilità di utilizzare il conto o credito telefonico anche per operazioni di pagamento effettuate nel quadro di un'attività di beneficenza oppure per l'acquisto di biglietti relativi a servizi di diversa natura (nel limite di spesa di 50 euro per singola operazione e comunque di 300 euro mensili). Per quanto riguarda i controlli, il decreto designa quale autorità competente ad assicurare l'osservanza delle relative disposizioni di attuazione della Direttiva e del Regolamento la Banca d'Italia e, per alcune specifiche disposizioni, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Infine, è aggiornata l'entità delle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili, distinguendo tra quelle applicabili alle società o agli enti e quelle applicabile alle persone fisiche.

 

13/12/17
Categoria: Area media

Tipologia: Scenario nazionale

 
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